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Il 6° rapporto annuale “Italian Maritime Economy” è frutto del monitoraggio dell’Osservatorio Permanente sui trasporti marittimi e la logistica. Dal titolo “Nuovi scenari nel Mediterraneo: Suez e la Cina, le strategie dei grandi carrier, le nuove tecnologie e le rotte dell’energia“, il Rapporto 2019 delinea i nuovi scenari economici e marittimi che impatteranno sulla competitività del nostro sistema Paese ma più in generale anche sugli assetti delle rotte globali e sulle infrastrutture; i transiti del canale di Suez, che festeggia i suoi 150 anni, marciano a ritmi record da ormai un anno; il gigantismo navale che prosegue in maniera sostenuta accelerando il processo di selezione dei porti; la Cina che ha ormai definito il suo posizionamento strategico nel Mediterraneo in alcuni dei più importanti terminal portuali; le free zone portuali che continuano ad attrarre investimenti industriali sulla sponda africana. Ma non solo; non vanno trascurate le sfide imposte dalle nuove tecnologie e dagli scenari energetici. Sapremo vincerle e trasformarle in opportunità?
Il Rapporto di SRM, arricchito di analisi tratte da esperienze svolte direttamente su Paesi esteri, cerca di fornire spunti di analisi e riflessioni su questi grandi temi.
Il sesto Rapporto Annuale (in italiano e inglese) può essere acquistato su questo sito in versione digitale ad costo ridotto. Per richiedere la versione cartacea (30 euro + costi di spedizione) scrivere a comunicazione@sr-m.it.
Questa pubblicazione è il nuovo risultato della partnership tra SRM e Assoporti. Il nuovo numero è stato interamente realizzato attraverso l’uso di infografiche. L’obiettivo è offrire al lettore una visione immediata del fenomeno analizzato e delle principali statistiche ad esso correlate.
La Newsletter si propone di offrire agli operatori uno scorcio del Mediterraneo e dei porti, nonché il posizionamento dell’Italia. Ricco di dati e informazioni, la newsletter si concentra non solo sui principali dati sul traffico, ma anche su fenomeni marittimi come il gigantismo navale, la Via della seta, ZES e Zone franche. Tutti gli elementi che avranno un impatto sulla competitività delle infrastrutture portuali non solo nel Mediterraneo. C’è anche un focus sul canale SUEZ e sull’esportazione marittima, un parametro che misura la nostra proiezione internazionale.
L’intervista a Henk de Bruijn, direttore del porto di Rotterdam, conclude la pubblicazione, con particolare attenzione al modello del Nord Europa e al ruolo del porto nei rapporti con la città.